L'assunto di base dell'attivismo americano consiste nel rifiuto della rigida divisione tra lavoro e scuola.
A fine Ottocento, inizi del '900, la società era cambiata notevolmente. Si doveva assolutamente trovare una soluzione pedagogica nuova, maggiormente in linea con le mutate condizioni socio economiche e con una società in continua trasformazione.
Nascono negli Stati Uniti d'America e poi in Europa le scuole nuove. Con l'espressione scuole nuove, o scuole attive, termine coniato da Pierre Bovet, si indica un movimento di rinnovamento dei metodi didattici e dell'organizzazione scolastica.
Pur con varie differenze declinazioni nazionali, l'attivismo si ispira a principi comuni stabiliti dal pedagogista svizzero Adolphe Ferrière (1879 - 1960). Si deve a questo studioso la diffusione in Europa dell'attivismo, attraverso un ufficio internazionale delle scuole nuove, fondato dallo stesso Ferrière, che aveva come obiettivo lo scambio di esperienze tra scuole e pedagogisti.
L'atto di nascita ufficiale delle scuole nuove viene redatto in occasione del Primo congresso internazionale dell'educazione nuova, nel 1921, a Calais, in Francia. Nel corso del congresso di Calais, Ferrière traccia un profilo delle scuole nuove. Queste devono avere le seguenti caratteristiche: devono puntare all'educazione dell'uomo e del cittadino, devono promuovere l'individualità e interessi personali del bambino, devono tenere conto delle fasi di sviluppo, devono valorizzare l'esperienza diretta come forma privilegiata di apprendimento, devono promuovere la cooperazione e la capacità di lavorare in gruppo.
Queste nuove scuole nascono praticamente in Inghilterra, ad opera del pedagogista Cecil Reddie, che nella contea del Derbyshire, ad Abbotsholme, fonda un istituto educativo, cui diede il nome di New School (Scuola Nuova). In questa scuola, l’educazione integrale dell’allievo assume grande importanza. Non si trascura affatto la formazione linguistico-letteraria e scientifica, che non deve essere nozionistica, ma tale istruzione è potenziata da attività manuali, artistiche, attività all’aria aperta, viaggi.
Anche le relazioni umane sono considerate indispensabili per ottenere una crescita armoniosa di ogni facoltà umana. Per Reddie, la scuola deve essere già vita, deve preparare alla vita e porre all’allievo gli stessi problemi che la vita riserva. A qualche anno di distanza, un discepolo di Reddie, Haden Badley (1865-1967) fonda a Bedales, una scuola aperta a entrambi i sessi, una vera novità per l’epoca, in cui i ragazzi e le ragazze erano chiamati a eleggere gli organi di governo della scuola. Questo nuovo ordine scolastico non è che il primo passo verso il rinnovamento.
La centralità dell’attività pratica e della vita di gruppo riconosciuta dalla pedagogia, daranno impulso alla fondazione del movimento dei boy-scouts, ad opera di Robert Baden-Powell
A fine Ottocento, inizi del '900, la società era cambiata notevolmente. Si doveva assolutamente trovare una soluzione pedagogica nuova, maggiormente in linea con le mutate condizioni socio economiche e con una società in continua trasformazione.
Nascono negli Stati Uniti d'America e poi in Europa le scuole nuove. Con l'espressione scuole nuove, o scuole attive, termine coniato da Pierre Bovet, si indica un movimento di rinnovamento dei metodi didattici e dell'organizzazione scolastica.
Pur con varie differenze declinazioni nazionali, l'attivismo si ispira a principi comuni stabiliti dal pedagogista svizzero Adolphe Ferrière (1879 - 1960). Si deve a questo studioso la diffusione in Europa dell'attivismo, attraverso un ufficio internazionale delle scuole nuove, fondato dallo stesso Ferrière, che aveva come obiettivo lo scambio di esperienze tra scuole e pedagogisti.
L'atto di nascita ufficiale delle scuole nuove viene redatto in occasione del Primo congresso internazionale dell'educazione nuova, nel 1921, a Calais, in Francia. Nel corso del congresso di Calais, Ferrière traccia un profilo delle scuole nuove. Queste devono avere le seguenti caratteristiche: devono puntare all'educazione dell'uomo e del cittadino, devono promuovere l'individualità e interessi personali del bambino, devono tenere conto delle fasi di sviluppo, devono valorizzare l'esperienza diretta come forma privilegiata di apprendimento, devono promuovere la cooperazione e la capacità di lavorare in gruppo.
Queste nuove scuole nascono praticamente in Inghilterra, ad opera del pedagogista Cecil Reddie, che nella contea del Derbyshire, ad Abbotsholme, fonda un istituto educativo, cui diede il nome di New School (Scuola Nuova). In questa scuola, l’educazione integrale dell’allievo assume grande importanza. Non si trascura affatto la formazione linguistico-letteraria e scientifica, che non deve essere nozionistica, ma tale istruzione è potenziata da attività manuali, artistiche, attività all’aria aperta, viaggi.
Anche le relazioni umane sono considerate indispensabili per ottenere una crescita armoniosa di ogni facoltà umana. Per Reddie, la scuola deve essere già vita, deve preparare alla vita e porre all’allievo gli stessi problemi che la vita riserva. A qualche anno di distanza, un discepolo di Reddie, Haden Badley (1865-1967) fonda a Bedales, una scuola aperta a entrambi i sessi, una vera novità per l’epoca, in cui i ragazzi e le ragazze erano chiamati a eleggere gli organi di governo della scuola. Questo nuovo ordine scolastico non è che il primo passo verso il rinnovamento.
La centralità dell’attività pratica e della vita di gruppo riconosciuta dalla pedagogia, daranno impulso alla fondazione del movimento dei boy-scouts, ad opera di Robert Baden-Powell
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