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John Bowlby. Attaccamento e perdita (1969). Riflessioni di lettura

Solitamente la figura di attaccamento principale è svolta dalla madre perché di fatto è la figura che sia dal punto di vista biologico sia quello affettivo più vicina al bambino.
Infatti per esercitare questo ruolo non ci deve solo essere una grande interazione, accuratezza e sensibilità nei confronti dei bisogni del bambino, ma assumono anche un ruolo fondamentale i livelli ormonali dopo il parto.

Chiunque può diventare figura d'attaccamento principale, anche se generalmente le possibilità si estendono oltre che ai genitori, solo ai i fratelli maggiori e eventualmente i nonni. Questo perché la figura di attaccamento del bambino deve godere di requisiti come essere in grado di garantire al bambino una certa fiducia,sensibilità nei confronti dei suoi bisogni,cura,attenzione e deve esserci quel rapporto di esclusività tra la figura e il bambino.
Questo spiega perchè per quanto un' altra persona possa dimostrarsi amorevole e protettiva generalmente sara difficile che, magari, a distanza di tempo dalla nascita, il bambino sviluppi un rapporto di attaccamento con persone a lui piuttosto"estranee".

Le ricerche sperimentali hanno dimostrato che sebbene quasi tutti i bambini (appartenenti a diverse culture) mantenessero come figura di attaccamento quella della madre, si sono avute alcune eccezioni. Come ad esempio nelle circostanze in cui la figura del padre potesse fungere da quella di attaccamento in quanto i figli durante la crescita si sono sentiti maggiormente vicini a quest' ultimo. Apparentemente quindi potrebbe garantire una figura materna chiunque sia in grado di avere una forte interazione sociale con il bambino, e una pronta reazione ai suoi segnali e ai suoi approcci.

La madre indubbiamente è la figura dominante. Ciò ha una spiegazione scientifica. La prima spiegazione sta nella presenza di determinati alti livelli di stimoli e ormoni dopo il parto che sono esclusivi del bambino e la madre biologica. Questo è spiegato anche in funzione della costanza di tale rapporto (dalla nascita in poi) , in quando un sostituto materno non sarebbe in grado di dimostrarsi nello stesso mondo così persistente , soprattutto nel caso in cui la persona non abbia avuto a che fare con il bambino prima di alcune sue settimane di vita.

Le figure secondarie sono quelle figure che entrano in contatto con il bambino quando questo ha già soddisfatto i bisogni che coinvolgono la sua figura di attaccamento principale .Inoltre queste possono spaziare a qualsiasi persona che sia interna o esterna al nucleo familiare.
E' considerabile figura di attaccamento secondaria il compagno di giochi che il bambino cerca
cerca quando è di buon umore e sicuro di dove si trovi la persona cui è attaccato; inoltre, il bambino desidera intraprendere con lui delle attività ricreative.

Schaffer ed Emerson sostengono che nel bambino, ci può essere un improvviso aumento e in seguito eventualmente un calo del numero delle figure secondarie e che spesso questi cambiamenti corrispondono anche alla la disponibilità momentanea delle persone della famiglia.
Considerando il caso in cui il bambino protesti quando viene lasciato solo, Schaffer ed Emerson ritengono che questo avvenga quando il comportamento sociale comincia a dirigersi verso le figure secondarie discriminate nello stesso tempo in cui comincia a dirigersi verso una figura di attaccamento principale

Ainsworth invece ritiene che l’attaccamento verso figure secondarie si sviluppi un po’ più tardi di quello verso una figura principale.

Si è constatato che il bambino che comincia a manifestare un intenso attaccamento verso una figura principale ha una tendenza altrettanto intensa a dirigere il proprio comportamento sociale anche verso altre figure minori (discriminate), mentre un bambino con un attaccamento debole sara più portato a limitare il suo comportamento sociale a una sola figura.

Infatti quanto più insicuro è l’attaccamento di un bambino alla sua figura principale, tanto più egli tende ad essere frenato nell'accrescere attaccamento ( o anche rapporti ludici) per altre figure.
Però è senz'altro sbagliato pensare che il bambino estenda il suo attaccamento su molte figure in modo da non sviluppare un forte attaccamento per nessuno, e senza sentire il bisogno di
una particolare persona quando questa è assente; anzi nei bambini esiste una grossa tendenza a indirizzare il comportamento di attaccamento soprattutto verso una particolare persona e a divenire intensamente possessivi nei suoi confronti.

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