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Visualizzazione dei post da novembre, 2016

Edgar Morin, la complessità, il mondo digitale

All’incontro con Edgard Morin, grande pensatore della complessità, hanno partecipato proprio in tanti, esperti e non dei nuovi media, denigratori e sostenitori della nuova era digitale, giovani, professionisti cittadini. È stata un’occasione rara per capire, una volta per tutte, che cosa è la rete, senza parlare della rete. È stata una rivelazione. Perché Morin di etica e di complessità ci ha parlato! Un illuminante articolo messo a disposizione sulle pagine del sito della casa editrice Egea , scritto da Maria Grazia Mattei, esperta di cultura e comunicazione digitale. Leggi l'articolo

John Bowlby. Attaccamento e perdita (1969). Riflessioni di lettura

Solitamente la figura di attaccamento principale è svolta dalla madre perché di fatto è la figura che sia dal punto di vista biologico sia quello affettivo più vicina al bambino. Infatti per esercitare questo ruolo non ci deve solo essere una grande interazione, accuratezza e sensibilità nei confronti dei bisogni del bambino, ma assumono anche un ruolo fondamentale i livelli ormonali dopo il parto.

L'amore verso il capo idealizzato

A proposito delle masse e della sua propensione a scegliersi un capo, bisogna considerare le seguenti parole. "Una tale massa primaria è costituita da un certo numero di individui che hanno messo un unico medesimo oggetto al posto del loro ideale dell’io e che pertanto si sono identificati gli uni con gli altri nel loro Io": con questa frase Freud enuncia la sua teoria riguardo il fenomeno di amore e dedizione da parte del singolo verso un capo idealizzato.