Passa ai contenuti principali

Cesare Beccaria: il padre dell’illuminismo penale e della giustizia moderna

Cesare Beccaria: il padre dell’illuminismo penale e della giustizia moderna. Una figura centrale per comprendere come sono nate le basi del diritto penale contemporaneo, grazie al suo capolavoro Dei delitti e delle pene, pubblicato nel 1764. Ancora oggi, le sue idee sono il fondamento di ogni riflessione sulle pene, sulla giustizia, sulla dignità dell’uomo.

Cesare Beccaria: il padre dell’illuminismo penale e della giustizia moderna


Un giovane milanese rivoluzionario

Cesare Beccaria nasce a Milano nel 1738 in un ambiente nobile, ma è l’Illuminismo a guidare le sue passioni: razionalità, progresso, riforme. Frequenta i circoli intellettuali animati dai fratelli Verri, con i quali fonda la rivista Il Caffè, promotrice di idee nuove e modernizzatrici. Ma è con Dei delitti e delle pene che il suo nome entra nella storia.

Dei delitti e delle pene: un manifesto di civiltà

In questo testo rivoluzionario, Beccaria denuncia i mali della giustizia del suo tempo: l’arbitrarietà dei giudici, la tortura come mezzo di prova, la crudeltà delle pene. Il suo principio guida è semplice ma rivoluzionario: la pena deve essere proporzionata al delitto, utile alla società, e mai disumana.

Condanna la pena di morte, sostenendo che non è né giusta né efficace. Afferma che “non è la crudeltà della pena a dissuadere dal crimine, ma la sua certezza e rapidità”.

Un pensiero che ha cambiato il mondo

Il pensiero di Beccaria ha avuto un impatto profondo in tutta Europa e perfino negli Stati Uniti. Le sue idee ispirarono le riforme di molti sovrani illuminati, come Leopoldo II di Toscana, e furono citate da Jefferson e altri padri fondatori americani.

In Italia, fu tra i primi a proporre una visione laica e razionale della legge, lontana da vendette e punizioni esemplari, e vicina a una giustizia utile al bene collettivo.

Beccaria oggi: un pensatore ancora attuale

Oggi, Beccaria è un autore di riferimento in tutte le facoltà di giurisprudenza e nelle discussioni sui diritti umani. Le sue idee sono alla base della lotta contro la tortura, dell’abolizione della pena di morte e della promozione di un diritto penale orientato alla prevenzione e alla rieducazione, non alla vendetta.

In un tempo in cui il populismo invoca il “pugno di ferro”, rileggere Beccaria significa tornare a riflettere sulla giustizia come strumento per migliorare la società, non per punire a ogni costo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il fair play in campo e nella vita

In un articolo dedicato al fair play nello sport (pubblicato nel numero di luglio sulla rivista Psicologia Contemporanea), l’autore, Fulvio Scaparro , ci ricorda che nel 1992 fu stilato, a livello europeo, un importante Codice di etica sportiva in apertura del quale veniva chiarito che il significato di fair play non si esaurisce nel semplice rispetto delle regole. Il fair play è un concetto molto più complesso che coinvolge il nostro stesso modo di pensare e che include i valori del rispetto degli altri, dell’amicizia e dello spirito sportivo.

La teoria dei tratti e della personalità di Gordon Allport

Allport definisce la personalità “l’ organizzazione dinamica di quei sistemi psicofisici e sociali che determinano il pensiero e i comportamenti caratteristici dell’individuo”. Il punto di partenza delle teorie dei tratti, compresa quella di Gordon Allport , è che le unità minime analizzabili della personalità, ovvero i tratti, siano perlopiù innati.

Erik H. Erikson: lo sviluppo psicosociale nell'uomo

Qui vengono illustrate sinteticamente le otto fasi psicosociali individuate da Erik Erikson , sottolineando l’età di riferimento e da quali dicotomie sono caratterizzate. La prima fase di Erikson è la fase caratterizzata dal contrasto fiducia-sfiducia e interessa il primo anno di vita in cui tutto dipende dalla madre che deve far sì che il bambino acquisisca una fiducia nel mondo esterno ma anche in se stesso, rendendosi conto di poter incidere col suo comportamento sulle azioni della madre.