Il mondo è stracolmo di amori non corrisposti, di uomini e donne che si innamorano e che non sono ricambiati. Questo succede anche quando l'amore è reciproco e meraviglioso, e poi svanisce per uno dei due. L’amore può crescere o morire in modo imprevedibile. Molti finiscono per valorizzare e prendersi cura di un partner che semplicemente non ricambia.
L'amore funziona solo quando è equilibrato, quando è reciproco. Infatti, la necessità di una conferma è così forte che gli amanti non ricambiati spesso distorcono la realtà al fine di convalidare un sentimento di cui hanno bisogno e che desiderano sia corrisposto.
Questa è la tesi dallo psicologo americano Edward Lemay dell'Università del Maryland, che ha studiato ciò che egli ha definito la distorsione motivazionale nelle relazioni. Secondo Lemay, il nostro desiderio di legarci ad un'altra persona in una relazione intima è così forte che la nostra mente è disposta a creare dei giudizi capaci di distorcere funzioni importanti come l'attenzione e la memoria e adottare interpretazioni in modo che noi vediamo e crediamo quello che vogliamo sia vero.
Molti studi supportano questa tesi, confermando l’effettiva presenza di distorsioni cognitive nei partner. Ad esempio, gli studi dimostrano che quando uno dei partner si prende cura e sostiene l'altro, chi cura tende a credere che questi sentimenti siano ricambiati, indipendentemente dal fatto che lo siano o meno. Altri studi hanno dimostrato che, quando un partner premuroso in una coppia ha un problema personale, tende a vedere l'altro come supporto. E ciò accade anche quando osservatori esterni non vedono alcuna evidenza di supporto psicologico o complementarità.
Altri studi hanno esaminato i processi cognitivi specifici che usiamo per distorcere le nostre convinzioni sui nostri partner. Ad esempio, Lemay ha dimostrato che i ricordi dei partner non ricambiati sono caratterizzati da distorsioni evidenti. È stato chiesto ad un gruppo di parner di rievocare e raccontare i momenti di cura intercorsi nell’ultima settimana. Coloro che erano più coinvolti emotivamente con i loro partner, anche se non corrisposti, hanno rendicontato situazioni in cui la dolce metà si prendeva cura di loro. Anche in questo caso, queste percezioni erano indipendenti dai sentimenti e dai ricordi riguardanti le interazioni reali con i loro partner. Lemay ha scoperto che le persone più motivate in una coppia, quando i loro partner sono ostili o negligenti e insensibili, prendono le colpe su di sé, pur di non rinunciare all’illusione che il loro amore è corrisposto appieno. Ma queste distorsioni cognitive sono nocive? Niente affatto, afferma Lemay. Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che le percezioni distorte possono essere positive, sia per il benessere individuale sia per i rapporti.
Quelli con percezioni distorte positivamente circa le cure che ricevono dal partner, finiscono per mantenere in vita un rapporto che a volte ha buone possibilità di rinsaldarsi. Paradossalmente, col tempo può accadere che il partner negligente e freddo ritrovi la motivazione per una relazione che fino ad un certo punto è stata tenuta in piedi dalle illusioni di un solo partner.
La situazione può essere descritta anche in termini più pessimistici. Un'illusione coltivata a lungo può diventare un serio ostacolo a trovare quell'amore che tutti sperano di trovare. E qui, mi torna in mente un finale un po' triste di una vecchia canzone di Max Gazzé, dal titolo emblematico "L'amore pensato":
L'amore funziona solo quando è equilibrato, quando è reciproco. Infatti, la necessità di una conferma è così forte che gli amanti non ricambiati spesso distorcono la realtà al fine di convalidare un sentimento di cui hanno bisogno e che desiderano sia corrisposto.
Questa è la tesi dallo psicologo americano Edward Lemay dell'Università del Maryland, che ha studiato ciò che egli ha definito la distorsione motivazionale nelle relazioni. Secondo Lemay, il nostro desiderio di legarci ad un'altra persona in una relazione intima è così forte che la nostra mente è disposta a creare dei giudizi capaci di distorcere funzioni importanti come l'attenzione e la memoria e adottare interpretazioni in modo che noi vediamo e crediamo quello che vogliamo sia vero.
Molti studi supportano questa tesi, confermando l’effettiva presenza di distorsioni cognitive nei partner. Ad esempio, gli studi dimostrano che quando uno dei partner si prende cura e sostiene l'altro, chi cura tende a credere che questi sentimenti siano ricambiati, indipendentemente dal fatto che lo siano o meno. Altri studi hanno dimostrato che, quando un partner premuroso in una coppia ha un problema personale, tende a vedere l'altro come supporto. E ciò accade anche quando osservatori esterni non vedono alcuna evidenza di supporto psicologico o complementarità.
Altri studi hanno esaminato i processi cognitivi specifici che usiamo per distorcere le nostre convinzioni sui nostri partner. Ad esempio, Lemay ha dimostrato che i ricordi dei partner non ricambiati sono caratterizzati da distorsioni evidenti. È stato chiesto ad un gruppo di parner di rievocare e raccontare i momenti di cura intercorsi nell’ultima settimana. Coloro che erano più coinvolti emotivamente con i loro partner, anche se non corrisposti, hanno rendicontato situazioni in cui la dolce metà si prendeva cura di loro. Anche in questo caso, queste percezioni erano indipendenti dai sentimenti e dai ricordi riguardanti le interazioni reali con i loro partner. Lemay ha scoperto che le persone più motivate in una coppia, quando i loro partner sono ostili o negligenti e insensibili, prendono le colpe su di sé, pur di non rinunciare all’illusione che il loro amore è corrisposto appieno. Ma queste distorsioni cognitive sono nocive? Niente affatto, afferma Lemay. Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che le percezioni distorte possono essere positive, sia per il benessere individuale sia per i rapporti.
Quelli con percezioni distorte positivamente circa le cure che ricevono dal partner, finiscono per mantenere in vita un rapporto che a volte ha buone possibilità di rinsaldarsi. Paradossalmente, col tempo può accadere che il partner negligente e freddo ritrovi la motivazione per una relazione che fino ad un certo punto è stata tenuta in piedi dalle illusioni di un solo partner.
La situazione può essere descritta anche in termini più pessimistici. Un'illusione coltivata a lungo può diventare un serio ostacolo a trovare quell'amore che tutti sperano di trovare. E qui, mi torna in mente un finale un po' triste di una vecchia canzone di Max Gazzé, dal titolo emblematico "L'amore pensato":
L'uomo che ama si dibatte in un lago salato asciugato dal sole e non prega ma danza silenziosa presenzaagitata che nessuna musica nota ci spiega perché un suono è speranza ma quest'uomo la nega e appigliandosi invano a un amore pensato (annega)
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